
Isola dell’Asinara, Italia
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Raccogliere nello sguardo l’isola dell’Asinara è un’occasione di agire in uno spazio di eccezione, dove la natura diventa prolungamento di una memoria comune. Osservando questo lembo di terra si scopre una vera e propria archeologia dell’isolamento, della sezionatura e dell’attuazione riuscita di un distopico utilizzo dell’ambiente e della sua conformazione.
Il contrasto tra un paesaggio umanamente infinito e il suo confinamento non si limita alla sua posizione geografica ma continua tra le 10 diramazioni del suo ex-carcere immerse tra i lentischi, i ginepri e gli arbusti di euforbia.
Qui i numerosi animali selvatici hanno condiviso nascostamente l’esistenza con i falsi vivi, quelli che hanno soggiornato in strutture dove la vita è diventata forma adattata, contenitore di violenze uniche e attese irripetibili e dove il mare dal 1997 è diventato di nuovo ponte.